Chi si occupa di #comunicazione sa quanto sia importante l’uso e la scelta delle parole. Ogni parola, pensata, scritta o pronunciata è formata da un insieme di lettere che per convenzione, ossia in base ad un ad un codice comune, hanno un significato specifico. Per esempio, alla parola “orso” chi conosce la lingua italiana associa l’immagine di un animale dalle caratteristiche specifiche quali grosse zampe forti, pelliccia di colore marrone o bianco, corpo massiccio, etc. Ossia alla parola “orso” associamo una immagine specifica.
Le parole sono segni a cui, per convenzione corrisponde un certo significato. Il significato è l’idea, il concetto e anche l’immagine di cui la parola si fa veicolo e supporto. Ogni parola, che ne siamo consapevoli o meno, porta con sé una immagine. Chi si occupa di marketing sa come parole e immagini riescano a influenzare il comportamento dei consumatori nelle preferenze di spesa ed hanno quindi un impatto sulla volontà e sulle azioni concrete.
Nei percorsi, sia individuali che di gruppo, di #crescitapersonale e di #sviluppo delle #potenzialità latenti che conduco, parte del lavoro consiste proprio nel far emergere la consapevolezza di come il cliente dialoga con sé stesso e quali immagini ha di sé. Sono parole e immagini svalutanti o di riconoscimento del valore e delle qualità? Che offrono possibilità di realizzazione o che creano ostacoli? Consentono espansione e collaborazione o creano barriere?
Ogni processo di cambiamento e di sviluppo, sia interiore che esterno, necessita di nuove immagini e di una comunicazione in grado di costruire quei ponti necessari a creare le nuove realtà.
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